pante |
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| Questo è un altro pezzo, ma ci sono delle imperfezioni nel pezzo finale (quello di apelle figlio di apollo..) Riascoltando il pezzo non sono riuscito a fare di meglio. ciao
LA SUOCERA
Rientrato all'or di cena alla mia fiamma dimando, pien di sbrano "E' pronto, amore?" ed ella "No! Stasera andiam da mamma ! "
Un palo frassinal mi spieda il cuore e sento insù venir 'na strana brezza le balle rotean già a ventilatore.
"Amor, tiriamle il pacco e usiam saggezza. Lo sai che il sugo light di quella cheffa ci causa duri giorni di scioltezza."
Ma a un tratto la dea Sfiga mi sberleffa e or ecco toctoccare lo mio uscio sua madre, che oltre al danno ha in man la beffa.
La pasta stesa a man con tuorli e guscio e per far deflaglar 'sta bomba all'uovo c'ha 'l sugo terronal che incendIA il bucio.
Le apro e vorrei chiuder di nuovo ma quella -benedetta- è al microoonde per far della Parodi intruglio nuovo.
O Dio, o Buddha, O Zeus, o chi risponde mi sento come un afro comunista nel gruppo Lega Nord Padane ronde
E lei, sugando, a me : "Allora, artista hai scelto di trovarti uno travaglio o fai ancora il poeta fancazzista?"
M'inserto in bocca un arto per bavaglio ma bramo dracularle il sangue al collo benchè ella ha il crocifisso e olezzi d'aglio
O Apelle ,pescator figlio d'Apollo espellala da balle sull'atollo mediante le tue belle palle in pollo che fecero salir li pesci ammollo al fine di mirar quell'esca impollo plasmate dal rampoll di casa Apollo che rese il branco ittico satollo mostrando non aver lo fallo mollo.
Scusate , mollo qui, sennò tracollo
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