Le terzine neodantesche di Maurizio Lastrico!

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Zoid92
view post Posted on 8/4/2010, 14:54 by: Zoid92




Halò! Benvenuti tutti alla nuova discussione su un poeta comico moderno venuto a galla con Zelig! (E' quello del titolo, non mi ripeto...) Ora ne ho trascritte due con note (che professionalità, eh?) e poi ne metterò una terza, utte tratte da registrazioni delle ultime 3 puntate. Io ho internet lento, per cui se qualcuno ha pazienza di andare su Youtube e trascriverne qualcun'altra, ci fa felici tutti (questo perché non trovo alcun testo su internet...) Buon acculturamento!

La sagra del fungo trifolato

Stasera, a lo paesel dove son nato,
v’è un rito cultural di storia intriso:
la sagra de lo fungo trifolato.
M’agghindo, e a tolettar vo ‘l pube e ‘l viso;
quand’ecco al mio portal qualcun toc tocca.
“Chi è là?”, domando al suon. “Son Claudio Biso!”
“Oh, avansa mio compar d’implume scocca! (1)
Sei pronto ad affrontar cibi e bevute?”.
“Son pronto amico mio… ma c’è la gnocca?”
“Vedrai, ve ne saran di mai vedute,
che al solo tuo mirar cadran voliose”.
“Già so che intende andar per prostitute”.
Marciando a quel paesel per vie tortuose
In piazza ci imbattiamo in dolce dama.
“Buongiorno!” dissi a lei; lei non rispuose.(2)
“Buon segno, mio compar, ella ti brama;
Esprimile ardor tuo… ma a modo, bada!”.
“Scusommi, gran gnoccon, come si chiama?”.
“Vanessa è il nome mio, muy encantada.
Ringrazio a tutti quei che m’han costretto
A fare, mio malgrado… esta minchiada!”.(3)
“E’ un tipo intellettual, per te è perfetto!
D’iberica beltà suo cuore gronda;
peraltro è generosa in zona petto”.
“Peccato che a cantar dicon sia immonda”.
“Cavrones! Vado via, se no v’accoppo,
a te e a sto maniacon de l’altra sponda!”
“Mi pare che a costei non piaci troppo…
Ma andiam, che il mondo è pien di cose belle”.
“Sbattiam’ci i genital di questo intoppo!”.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.


1. “Implume scocca” vuol dire “dalla carrozzeria senza piume”; allude alla testa calva di Claudio Bisio.
2. Questo verso è per intero narrato da Claudio Bisio; al seguente riprende Maurizio Lastrico.
3. L’allusione è ovvia… da notare che se si sostituisce “esta minchiada” con “la puttana”, sono comunque rispettate le 11 sillabe.

Il calcetto del Giovedì sera

Domenica, al Signor, per suo precetto,
tributo, a lui onoranze in Santa Messa;
Ma or ch’è giovedì si fa il calcetto.
Ai tempi giovanil fui gran promessa,
mio padre preannunziommi gran carriera;
poi in figa e spinellar s’è compromessa.
Al campo ci troviam ch’è tarda sera,
e tal come Mosè fece con l’acque
li chiari dividiam dai maglia nera.
Ma Amilcare Santin, che punta nacque,
fu eletto il sorteggion guardian di porta,
e par dal bestemmion che non gli piacque.
Principia il partiton con foga molta;
dribbland’io me ne vo, Mercurio alato;
ma al quinto mi vien su la sachertorta.
Sul plastico terren truccato a prato
Arranco e all’ingegner fo un assist d’oro;
ma egli, nel calciar, sminchia al crociato.(1)
“Aiuto! Barellier, sto male, muoro!”
Implora l’ingegner, fermando il giuoco.
“E’ tanto che aspettiam, fumiam Marlboro”.
Lo ghiacciano con spray, ma serve a poco.
Ah, tragico il final di sua carriera,
tal quale a Pier Pelù col Toro Loco!(2)
Ripreso il partiton, chiamo la sfera:
“Son libero! Orco can!” e arriva il crosso
Che sparo in diagonal su la corriera;
rimbalza lo pallon e va nel fosso.
A prenderlo m’avvio, zitto e spedito,
temendo un grandinar di mani addosso.
Va beh, da giovedì mi do al cucito.


1. Ovvero si auto-calcia in quel punto che noi tutti conosciamo.
2. I Litfiba, gruppo musicale con leader Piero Pelù, si sono sciolti dopo l’ultima canzone, “El toro loco”.
 
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13 replies since 8/4/2010, 14:54   28622 views
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